Rifugio Paolo Daviso. Ricorre quest’anno la festa per i 50 anni di gestione a cura della Sezione del Cai di Venaria Reale
Venaria Reale – Ormai è tutto pronto. 50 anni di gestione di un rifugio alpino è un bel traguardo. Era il 1962, quando il Cai di Venaria Reale accettò di gestire il rifugio Paolo Daviso, situato nel comune di Groscavallo (Torino), in Val Grande di Lanzo, nelle Alpi Graie, a 2.280 m s.l.m., più precisamente nel Vallone della Gura, anfiteatro terminale dell'Alta Val Grande di Lanzo. Era l’Italia del boom economico, in cui si volevano dimenticare i sacrifici di un tempo non molto lontano, la fine della seconda guerra mondiale, momento dedicato alla rinascita di una nazione. Ma si sa, la gente di montagna è coriacea e convive col sacrificio, ama un ambiente con cui lotta quotidianamente, un paesaggio che è sinonimo di caparbietà. Non poteva finire quindi che così, rimboccandosi le maniche e ricostruendo là, in un luogo che non è stato risparmiato dalla forza della montagna, con valanghe e avversità naturali che avrebbero scoraggiato i più. Ma il Daviso era una scommessa: questo luogo siamo noi, questo rifugio dobbiamo accudirlo per offrirlo agli amanti della natura. E quindi, da venerdì 29 giugno, iniziando da Venaria Reale, presso l’Auditorium della scuola Don Milani, a partire dalle ore 21, si festeggerà assieme alla cittadinanza, alle autorità locali e ai soci, questo ambito obiettivo, 50 anni ininterrotti di gestione del rifugio Paolo Daviso. Sarà l’occasione per rivedere i gestori che hanno contribuito a questo risultato e tutti coloro che hanno frequentato la sezione venariese ed il rifugio stesso. Sarà l’occasione per rivedere le generazioni che hanno incontrato il Daviso, lo hanno vissuto, lo hanno amato e odiato, luogo di partenza per avventure alpinistiche, luogo di arrivo, luogo di meditazione. Si festeggia dal 29 giugno con la presentazione di testi sulla montagna, come il libro di Giuseppe Manni “Alpi Occidentali esplorazione e conquista – dalle origini al 1890”, si ascolta e si canta col concerto del Coro Edelweiss, del Cai di Torino. Si riflette sui temi della montagna. Da sabato 30 giugno la festa si trasferirà in Val Grande di Lanzo, tra Forno Alpi Graie e Cantoira, dove, tra balli, la mostra fotografica “Noi e il Rifugio”, spettacoli teatrali, continuerà la festa. Domenica 1° luglio è prevista la consegna del premio “Montagna viva”, a chi vive di montagna e per la montagna. Domenica 8 luglio l’ascensione al rifugio Paolo Daviso, alla ricerca del fresco per festeggiare con un ricco programma, che prevede anche la possibilità di salire al Daviso con un servizio di elicottero. Si chiude venerdì 13 luglio a Cantoria, con la presentazione anche in questo importante comune montano della mostra fotografica “Noi e il Rifugio” e altri appuntamenti nella giornata. Il programma dettagliato è disponibile sul sito dell’associazione: www.caivenaria.it
Breve nota sul rifugio
Il Rifugio Paolo Daviso è situato nel comune di Groscavallo (TO), in Val Grande di Lanzo, nelle Alpi Graie, a 2.280 m s.l.m., più precisamente nel Vallone della Gura, anfiteatro terminale dell'Alta Val Grande di Lanzo. Costituisce la base ideale per le attività escursionistiche ed alpinistiche nell'ambito dei gruppi Gura - Martellot e, attraverso il Colle della Fea, nel Gruppo delle Levanne. Negli anni il rifugio ha subito notevoli ammodernamenti mantenendo però la tipica intonazione di rifugio alpino. È stato recentemente ristrutturato ed è costituito dalla cucina, le stanze dei volontari-gestori, la "sala comune" e le camerate. Nel periodo di chiusura il locale invernale può ospitare circa 6 persone. Il rifugio è gestito dal 1962 dai volontari del C.A.I. di Venaria Reale (Club Alpino Italiano), che con una costante manutenzione e amorevoli cure portano avanti questo piccolo angolo di paradiso. L'accesso avviene normalmente partendo dalla frazione Forno Alpi Graie (1220 m) di Groscavallo. Il rifugio si raggiunge in circa tre ore, attraverso il sentiero n. 315, superando un dislivello di 1.060 m. Principali ascensioni sono: Levanna Orientale - 3.555 m, Punta Girard - 3.262 m, Punta Clavarino - 3.260 m.
Tra le principali traversate segnaliamo: Rifugio Vittorio Raffaele Leonesi - 2.909 m, Rifugio Guglielmo Jervis - 2.250 m. Apertura: 1° Agosto - 31 Agosto e nei fine settimana dal 20 Giugno al 20 Settembre. Posti letto 24, di cui 6 invernali. La seconda domenica di settembre è la festa del rifugio.
Dalla tangenziale Nord di Torino, imboccare l’uscita per Venaria Reale (Parco La Mandria), proseguire sulla SP 1 direzione Valli di Lanzo, quindi procedere fino a Lanzo, risalire la Val Grande fino a Forno Alpi Graie.
Il rifugio, inaugurato nel 1928, fu costruito dalla S.A.R.I. (Società Alpina Ragazzi Italiani), sottosezione del C.A.I. Torino, intitolandolo alla memoria del giovane socio Barone Paolo Daviso di Charvensod, deceduto sulla Bessanese nel 1921. Il progetto venne elaborato dal socio Ing. Remo Locchi, con caratteristiche del tutto identiche al rifugio Mariannina Levi nel Gruppo d'Ambin (Valle di Susa), realizzato nello stesso periodo.
Per ben due volte il rifugio fu distrutto da valanghe. Per tale motivo si decise per una nuova struttura ad un piano con il tetto raccordato al pendio della montagna. Ricevuta nel 1962 la gestione del rifugio, la Sezione di Venaria Reale del C.A.I. realizzò numerosi lavori che portarono all'ampiamento e all'adeguamento funzionale della struttura. Oggi, sembra ieri, i volontari della sezione C.A.I. di Venaria Reale, con tutti gli amanti della montagna, festeggiano i 50 anni di gestione.