Migliaia di manifestanti reclamano la tutela della salute

manifestazione ospedale 29_05_2011

30/05/2011

 
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Di Vittorio Billera

 
Difendiamo il nostro ospedale!
 
Tutto cominciò il 7 maggio durante la partenza del Giro d’Italia. Striscioni appesi in più punti in città ed il presidio in piazza Annunziata. La ribalta mediatica era troppo ghiotta e l’occasione non è stata perduta dal comitato che ha mosso le prime istanze per la richiesta del nuovo ospedale e per il mantenimento dell’attuale a livelli decenti. Poi la manifestazione pro ospedale di domenica 29 maggio a Venaria Reale. È stato un chiaro successo della città. I due cortei, uno partito da piazza Michelangelo alle 9 e 45, l’altro, da piazza Atzei alle 10, si sono incontrati alla rotatoria di corso Garibaldi-via Tripoli-via Jseppon, con in testa il sindaco Giuseppe Catania, duro e determinato nella difesa della salute pubblica,  ed i colleghi dei comuni del Distretto sanitario, Druento, Avigliana, Collegno, Alpignano, Val della Torre, Givoletto, San Gillio, La Cassa, per proseguire attraverso corso Garibaldi e via Mensa, giungendo alle ore 11 circa in piazza della Repubblica. Circa 2mila i partecipanti, tanti cittadini arrabbiati, bande musicali, consiglieri comunali.  Qui ci sono stati i discorsi degli organizzatori, sindaci, sindacati ed associazioni. Tra i partecipanti anche la Provincia di Torino, rappresentata dal consigliere Salvino Ippolito, alcuni consiglieri regionali, tra cui Alberto Goffi, Nino Boeti, Monica Cerutti. Il motto “Il diritto alla cura deve essere garantito in ospedale e sul territorio”, ha contraddistinto la protesta, rivolta per lo più verso la giunta della Regione Piemonte, che secondo i manifestanti non sta attuando i piani relativi alla costruzione del nuovo ospedale, situazione minacciata anche dal paventato ridimensionamento della struttura ospedaliera attuale. I manifestanti richiedono: che la Regione mantenga gli impegni presi con la firma del Protocollo sul Piano Sanitario a partire dall’utilizzo del reparto di chirurgia da non molto ristrutturato; il Pronto Soccorso aperto 24 ore su 24; trasporti pubblici adeguati verso le strutture ospedaliere dell’Asl To3 (in particolare Rivoli e Collegno) e Torino; che il servizio di ambulanza valuti la gravità del paziente per un eventuale trasporto verso le strutture di Torino più vicine, non strettamente legate alla pertinenza dell’Asl To 3 di appartenenza; il raggiungimento del 2% di posti letto in struttura socio-sanitaria e gli assegni di cura per gli anziani non autosufficienti; i gruppi di cure primarie per la prevenzione e cura delle malattie croniche; ai comuni e all’Asl To 3 di investire nei servizi alla popolazione. Alle 12 circa tutti a casa!

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