Conosciamo la Protezione civile

logo Protezione civile

06/11/2008

La Protezione civile

Venaria Reale è sede C.O.M.- Centro Operativo Misto, a cui fanno riferimento 8 comuni della Provincia di Torino (Druento, Valdellatorre, Vallo T.se, San Gillio, Givoletto, La Cassa, Pianezza, Venaria Reale). Che cos'è la Protezione civile? Com'è organizzata? Come funziona? L'idea più diffusa è a tutt'oggi quella di un'ente che si attiva in seguito a eventi disastrosi e segnala situazioni particolarmente critiche. In realtà gli ultimi trent'anni hanno visto un ripensamento complessivo della gestione delle emergenze, e hanno dato vita ad un sistema che si colloca all'avanguardia in Europa. Il Sistema di Protezione civile italiano così come la intendiamo oggi, nasce dalla tragica esperienza dei terremoti del 1976 in Friuli e del 1980 in Irpinia. In queste occasioni apparve evidente che la buona volontà dei soccorritori non poteva in alcun modo sopperire alla mancanza di organizzazione, di informazioni, di mezzi e di risorse. Nominato Commissario straordinario del Governo per questi eventi, Giuseppe Zamberletti, più tardi Ministro per la Protezione civile, viene spesso citato come padre della Protezione civile italiana, in virtù del grande impulso e del contributo che diede alla riflessione e all'iter legislativo che sfocia nella legge 225/1992. La legge istituisce il Servizio Nazionale di Protezione Civile e ne definisce l’obiettivo: tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni derivanti dalle calamità naturali o da quelle causate dall’uomo. La Protezione civile non è dunque un Ente, bensì una funzione pubblica alla quale concorrono tutte le componenti dell'apparato statale: dai comuni, che rappresentano l’autorità di base in caso di emergenza, all'amministrazione centrale attraverso il Dipartimento Nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, passando per i vari livelli della pubblica amministrazione (Aggregazioni di comuni, Comunità montane e collinari, Province, Regioni). Ma ad essere chiamati in causa sono anche i cittadini stessi, per tramite delle molte Associazioni di volontariato, e anche attraverso comportamenti responsabili ed il rispetto delle regole di sicurezza. Per questo le componenti del Sistema sono tenute ad operare costantemente perché si sviluppi una cultura di Protezione civile. La scelta di questo approccio garantisce un livello di coordinamento centrale unito ad una forte flessibilità operativa sul territorio attraverso il coinvolgimento degli Enti Locali, e si è dimostrata negli anni un modello vincente che ha reso il sistema italiano un interessante caso di studio per molti paesi. La gestione dell'emergenza, vista come evento suddiviso in fasi, viene suddivisa dalla legislazione in tre ambiti di attività:

previsione e prevenzione
riguarda le attività finalizzate a conoscere i rischi che minacciano il territorio ("Previsione") e a ridurre ovunque possibile i danni derivanti da eventi calamitosi ("Prevenzione")

soccorso

sono le azioni tradizionalmente associate alla Protezione civile, l'intervento in seguito allo scatenarsi di un evento. Ciò che cambia è l'approccio: l'intervento non è più organizzato a posteriori, ma accuratamente pianificato e sperimentato con esercitazioni e simulazioni che consentono di avere a disposizione personale addestrato ed efficiente, oltre a portare alla luce le criticità e risolverle

post-emergenza

sono le attività volte al ripristino delle condizioni minime per la ripresa della vita ordinaria nelle zone colpite da calamità.

Gli uomini e le donne della Protezione civile


Le risorse strategiche più importanti del sistema della Protezione civile sono la qualità, la generosità, la professionalità, la disponibilità e la preparazione degli uomini che costituiscono il sistema, lo presidiano, lo potenziano e intervengono al verificarsi di calamità e disastri. La protezione civile si avvale di tutti i Corpi organizzati dello Stato, a partire dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che per la sua specifica preparazione costituisce una componente indispensabile in ogni intervento. Grande affidabilità in tutte le emergenze assicurano le Forze dell'Ordine, gli uomini delle Forze Armate, il personale del Corpo Forestale dello Stato, della Guardia di Finanza, della Croce Rossa Italiana. Ma è soprattutto sul volontariato, come già sottolineato, che sempre più la Protezione civile italiana può fare affidamento. Ricordiamo le prime esperienze generose e disorganizzate di volontariato spontaneo, come gli "angeli del fango", intervenuti numerosi nell'alluvione di Firenze del 1966, si è avviato un percorso virtuoso che ha saputo incanalare la generosità e la solidarietà di tanti italiani nelle forme organizzative dell'associazionismo, oggi organizzato su base regionale, cresciuto in numero di volontari disponibili - i membri delle associazioni di Protezione civile sono circa 1.200.000 - in capacità operative, preparazione, competenza, esperienza e dotazione di mezzi tecnici e strumenti operativi. Se fino agli anni '80 del secolo scorso il volontariato organizzato rappresentava una componente ausiliaria delle forze in campo, negli ultimi anni ha messo a disposizione nelle situazioni di emergenza più del 50% delle risorse umane impiegate. Ringraziamoli sempre, donne e uomini che donano la loro opera per il bene altrui.
Per informazioni:
http://www.protezionecivile.it – tel. 338.830.18.00

Vitt. Bill.

Commenti

Lo spazio della Web Tv è uno spazio di condivisione di idee e commenti a disposizione della cittadinanza,
è uno strumento della città e per la città.
Tuttavia la Redazione si riserva di non pubblicare commenti ritenuti offensivi.
Per l'inserimento dei commenti è necessario registrarsi, o autenticarsi.