Lavoro ed economia locale nella nuova realtà del dopo Reggia

Venaria dall'alto

29/04/2008

LAVORO ED ECONOMIA LOCALE  NELLA NUOVA REALTA’ DEL DOPO REGGIA
Un seminario sulla città che cambia
Sviluppo, trasformazione, innovazione. Dalla tradizione al futuro. Nelle giornate di giovedì 3 e venerdì 4 aprile si è tenuto, presso il Centro Conservazione e Restauro La VenariaReale, il seminario “La città cambia: come cambiano lavoro ed economia intorno alla Reggia”. L’Amministrazione comunale, il sindaco Nicola Pollari e l’Assessore alle Attività Produttive, Rosa Lidia Perrone, hanno fortemente voluto questo momento di confronto tra soggetti istituzionali, associazioni di categoria, rappresentanti del mondo imprenditoriale, sindacati, agenzie formative, allo scopo di capire come il progetto di recupero della Reggia, dopo l’indispensabile fase incentrata sui cantieri, possa ora diventare una reale occasione di sviluppo socioeconomico del territorio. L’organizzazione della giornata ha visto, dopo la relazione introduttiva del sindaco, Nicola Pollari, quattro interventi: Alberto Vanelli, direttore della Struttura Flessibile “La Venaria Reale”, Giorgio Vernoni, Servizio Politiche Sociali della Provincia di Torino, Simone Landini, ricercatore dell’IRES Piemonte e Roberto Strocco, responsabile dell’Ufficio Sviluppo Progetti della Camera di Commercio di Torino. Tra i relatori è da segnalare la presenza dell’assessore alle Politiche per l’Innovazione della Regione Piemonte, Andrea Bairati, di Giuseppina De Santis, assessore alle Attività Produttive della Provincia di Torino, Umberto D’Ottavio, assessore alla Formazione Professionale della Provincia di Torino, Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juventus. Attraverso la lettura e l’interpretazione dei dati, i relatori hanno contribuito a fornire un quadro di analisi del territorio, sia sotto l’aspetto economico sia sotto l’aspetto occupazionale. Le successive tavole rotonde sono state incentrate una sui progetti e le strategie che il sistema economico e produttivo prevede di realizzare sul territorio, l’altra sulla formazione ed i meccanismi di accesso al lavoro. Il seminario ha visto, nel corso delle due giornate, circa 120 partecipanti. In merito ai contenuti emersi si è evidenziato come Venaria Reale sia una città nella quale i 2/3 del territorio sono consegnati ad un vincolo naturalistico, ambientale, architettonico (il Parco della Mandria, la struttura della Reggia, i pozzi di acqua potabile che alimentano l’acquedotto metropolitano). Elemento che ha precluso le possibilità di gestione del territorio in chiave espansiva, con la creazione di nuove aree industriali e/o commerciali, così come è avvenuto nei comuni limitrofi. Ora questo vincolo, anch’esso trasformato in risorsa, caratterizza la tipicità e particolarità di questa area territoriale, trasformandosi in occasione di sviluppo. È necessaria però, per determinare ricadute positive, una grande operazione di collaborazione interistituzionale e di concertazione territoriale, che inneschi un progetto di ampio respiro. Sono necessari inoltre dei passi in avanti rispetto al sistema ricettivo alberghiero, attualmente sottodimensionato, all’impianto commerciale della città, che deve essere in grado di rivolgersi ad un mercato non più solo locale, ma che inizia ad esprimere una domanda molto differenziata, al sistema produttivo, alle infrastrutture e al sistema di trasporto pubblico. La vocazione industriale della zona appare ancora preponderante, un settore che ha visto il 60% degli avviamenti lavorativi nel corso del 2007. Mentre appaiono forti margini di miglioramento nel settore dei servizi e del turismo. Le imprese hanno adesso l’occasione di sfruttare, come una sorta di marchio, di brand che identifichi la produzione d’eccellenza, il valore aggiunto di essere posizionate a Venaria Reale. La città si candida ad essere la vetrina dell’eccellenza e dell’innovazione tecnologica industriale piemontese. Sotto l’aspetto dell’impatto occupazionale legato all’evento Reggia, le stime della Regione indicano in 700 le assunzioni a seguito dei cantieri (i quali però non hanno sedimentato occupazione locale), in 450 quelle dirette per la gestione del bene (attualmente 380) e in circa 400 i posti di lavoro creati dall’indotto connesso alla Reggia. In ultima analisi, quanto scaturito dal seminario evidenzia l’importanza del capitale umano, in una fase nella quale emerge il bisogno di nuove professionalità, sulle quali il sistema della formazione si sta sintonizzando. In conclusione il sindaco Nicola Pollari ha espresso la volontà dell’amministrazione di mantenere aperto un tavolo di confronto tra tutti gli attori coinvolti, al fine di cogliere a pieno questa grande occasione di sviluppo per la città e il suo territorio.


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