Di Vittorio Billera,
Venaria Reale e la 2^ Guerra mondiale
Una completa mostra permanente all’Anpi
È dedicata ad Andrea Mensa, che con diversi antifascisti di Venaria seppe dare con il suo esempio e insegnamento, un giusto indirizzo a tanti giovani nella scelta futura verso la libertà del paese.
La mostra della città in guerra, è suddivisa in quattro sezioni:
· il periodo Fascista
· la Guerra
· la Resistenza
· la Liberazione
All’inizio della sezione del periodo fascista, sono segnati i luoghi più significativi del regime su una cartina della città, e i luoghi in cui a Venaria in seguito vennero dislocate le forze tedesche.
Una breve cronologia che riguarda i momenti salienti di quel periodo, ha come corollario fotografie di ragazzi “balilla” a scuola, pagelle scolastiche, parate, commemorazioni e momenti di violenza fascista. Le frasi del Duce e le Leggi Razziali terminano la sezione.
Il periodo della guerra inizia con la descrizione delle varie campagne militari di quegli anni.
La conquista dell’Etiopia, l’adesione alla Guerra di Spagna, l’invasione dell’Albania e della Grecia.
A queste guerre hanno partecipato molti cittadini di Venaria Reale, alcuni sono morti, altri feriti e molti dispersi. Le sanzioni avute dalla “Società delle Nazioni”, per l’invasione dell’Etiopia e il prolungarsi delle guerre, portano l’Italia verso un periodo di crisi.
Si iniziano varie raccolte per il sostegno delle spese belliche: oro, rame, ghisa, lana, bronzo e ferro.
E si va verso l’autarchia. I bombardamenti cominciano dopo la “Dichiarazione di Guerra “ dell’Italia, il 10 giugno 1940, alla Francia e all’Inghilterra. Sfollamenti, mancanza di generi alimentari e servizi per la protezione antiaerea impegnano i venariesi a superare quei momenti veramente difficili. La lettera di Andrea Mensa da Milano sullo sfollamento chiude il periodo.
La sezione dedicata alla Resistenza si apre con una cartina delle vallate di Lanzo, dove operarono la maggior parte dei “nostri partigiani”; ci sono numerose fotografie che testimoniano quei momenti di lotta. Il Manifesto del 15 settembre 1943 ci aiuta a conoscere e ricordare un momento tragico, nel quale tanti militari di Venaria dovettero sottostare ad una retata che portò in Germania 290 nostri concittadini. Una breve cronologia sulla caduta del fascismo e il momento di scelta dei militari e cittadini tra la Repubblica Sociale Italiana e la Resistenza, chiude la sezione.
Nella Liberazione tante fotografie ci ricordano la fine del conflitto. “Aldo dice 26 x 1” indica il momento dell’ ”Insurrezione” del nostro Paese e la lotta definitiva contro il nemico.
Lo schema dell’organizzazione del C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale) e del C.V.L. (Corpo Volontari della Libertà) danno l’idea della complessità e vastità della Resistenza italiana.
Chiudono la sezione della Liberazione, le fotografie delle “lapidi e dei monumenti”.
Ricordano con il loro “silenzio”, il nome dei tanti “Caduti” per la Libertà.
· Sede Anpi solo al pomeriggio 011.4597440
· Annibale 347.7825498
· Giovanni 338.2086565
· Serena 329.1077332