Prima di tutto la salute.
I Sindaci della zona Nord Ovest dicono no ai tagli sulla sanità
Quanti chilometri debbono percorrere ancora i cittadini di Venaria Reale e del Distretto sanitario dell’Asl To 3 di competenza che comprende più di 100mila abitanti per avere il nuovo ospedale? E per mantenere i servizi attuali e un Pronto Soccorso che sia tale, H24 e non sottodimensionato come attualmente? L’incontro dell’Amministrazione comunale dello scorso 7 luglio presso la Regione Piemonte, ha avuto un esito totalmente negativo. Da parte dell’ Istituzione regionale e dell’Asl To3 non c’è stata alcuna apertura, dichiarano i Sindaci e l’Assessore Capozzolo, verso il mantenimento dei servizi sanitari e, a peggiorare la situazione, non vi sono certezze sulla costruzione del 2° lotto dell’Ospedale di Venaria.Si chiede ad alta voce, di rivedere i criteri della razionalizzazione territoriale ospedaliera. Domenica 17 luglio il terzo appello in tre mesi degli otto comuni dell’area interessata, Venaria Reale, Druento, Collegno, Alpignano, La Cassa, San Gillio, Givoletto, Val della Torre, dei sindacati e dei Comitati di Quartire di Venaria, delle delegazioni dei pensionati Cgil, Cisl e Uil, dell’Amministrazione comunale a manifestare per il mantenimento della struttura ospedaliera e per il nuovo nosocomio. Più di un migliaio di persone, con in testa il sindaco di Venaria Reale, Giuseppe Catania ed il sindaco di Druento, Carlo Vietti, nonostante il giorno festivo ed il meteo che minacciava pioggia, hanno risposto, sempre più arrabbiati. Un percorso che ha visto il corteo partire da piazza Vittorio Veneto e lungo la via Mensa raggiungere la Reggia, proseguendo per via Castellamonte, dove, presso la rotonda, il corteo ha bloccato per circa mezz’ora il transito da e per le Valli di Lanzo e la Reggia di Venaria, sulla SP 1. Il corteo è poi tornato in piazza Repubblica, davanti alla Reggia, bloccandone gli ingressi con un sit in che ha visto gli interventi dei sindaci presenti e del rappresentante dei Comitati di Quartiere della città. Ciò che chiedono i manifestanti è il rispetto dell’Accordo di Programma sottoscritto dalla precedente giunta della Regione Piemonte e dalla Città di Venaria Reale, cioè la costruzione del nuovo ospedale nell’area di via Don Sapino Una vicenda che, a sentire i manifestanti, non finisce qua.