L’associazione Shekinah, ieri e oggi.
Opera sul nostro territorio un’associazione a cui piace suonare e cantare e attraverso le note portare avanti la propria missione. Sì, proprio di questo si tratta: missione. Il gruppo è nato nell'aprile del 1994 e dal novembre 2010 si è costituita l’Associazione benefica Shekinah, formata da ragazzi di ogni età. La loro missione è portare la gioia e la freschezza del Vangelo attraverso uno strumento di comunicazione bellissimo: la musica! La musica è un linguaggio universale e credono che possa essere utilizzato per portare la gioia e la speranza. Speranza e gioia alle persone che vanno ad ascoltare e che li seguono, ma soprattutto a coloro che sono meno fortunati di noi tutti. Shekinah in ebraico significa “tenda di Dio in mezzo agli uomini”. Dichiara il presidente dell’associazione Claudio Maulicino: «È la tenda dove si può stare con Dio per un po' di tempo, e ritornare nel mondo rigenerati per affrontare la vita di ogni giorno con un altro spirito, lo Spirito d'Amore che solo Gesù può dare». La tenda rappresenta le loro iniziative, i concerti sono momenti che donano alle persone per potersi fermare e riflettere un poco, per stare in compagnia divertendosi. Gli Shekinah credono che si possa ancora proporre il messaggio cristiano con la musica, la musica moderna (pop e rock) e non solo la musica cosiddetta “da chiesa”. Attraverso le esperienze di chi ha tracciato la via per primo (Gen Rosso e Gen Verde) e aprendosi anche al mondo “protestante” con canzoni di Albino Mentisci, noto autore evangelico, gli Shekinah portano il loro entusiasmo ed il loro lavoro ovunque ci sia un progetto da sostenere, cercando di farsi strumenti della “Provvidenza”, che non è mai venuta a mancare nel loro lungo cammino (ndr). I due progetti principali che portano avanti sono: la mensa dei Poveri del Santuario di Sant’Antonio da Padova, situata a Torino, gestita dai Frati Minori Francescani ed il sostegno a Denis, un bambino di 6 anni affetto da malattia genetica le cui cure, appena arrivate in Italia, sono molto costose per la famiglia (www.gliamicididenis.org). Ora anche l’adozione a distanza in Etiopia. Gli Shekinah hanno avuto la fortuna di avere il sostegno a livello di “training musicale” in passato, e saltuariamente ora, di Aurelio Pitino, degli Anno Domini Gospel Choir, e la possibilità di cantare dal vivo alcuni suoi pezzi. Hanno partecipato a diverse rassegne musicali in luoghi prestigiosi come, ad esempio, il Teatro Colosseo di Torino. Il gruppo è formato da circa 20 persone che cantano il Vangelo e la Parola di Dio, l’incontro con Lui nonostante i limiti e le fragilità di ognuno; è un gruppo che prova a non essere solo un “gruppo musicale”, ma che crede ancora nei valori sani dell’uomo che sempre più vengono messi in discussione. Hanno conosciuto la realtà di chi ha meno, delle ragazze tolte dalla strada dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, di chi si mette in gioco attraverso la clownterapia (i Giullari di Dio) per donare un sorriso a chi soffre in ospedale. Caratteristica del gruppo è la preghiera. Sono aperti ad abbracciare nuove iniziative, senza però mai trascurare gli "impegni" presi in precedenza e che caratterizzano parte delle finalità dell'attività dell'associazione. Dichiarano: «Siamo consapevoli che, per poter aiutare il prossimo, bisogna averne le risorse, e per un gruppo come il nostro che promuove queste iniziative tramite l'esibizione canora, è facile ritrovarsi a fare i conti con spese di origine prettamente tecnica, che abbiamo sempre affrontato e sostenuto con l'autotassazione o con aiuti di persone di cuore che non smetteremo mai di ringraziare. Un grazie di cuore ad ogni persona che ci ha permesso e ci permetterà di essere ciò che siamo stati e che saremo. La nostra storia ci ha insegnato che, per quanto i nostri limiti ed i nostri difetti siano grandi, e per quanto i nostri pregi e i nostri talenti siano piccoli, nelle mani di Dio tutto diventa incredibilmente bello. Lui compie dei veri e propri miracoli. Uno di questi è il nostro gruppo. "Shekinah": la tenda di Dio in mezzo agli uomini. Il significato del nostro nome rispecchia ciò che siamo».
Info: www.associazioneshekinah.org