Fabergé, il gioielliere degli ultimi Zar, in mostra alla Reggia di Venaria.

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27/07/2012

 
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Di Vittorio Billera


Fabergé, il gioielliere degli ultimi Zar, in mostra alla Reggia di Venaria.

Apertura al pubblico dal 27 luglio al 9 novembre 2012

 
Venaria Reale - Ogni anno, nel giorno di Pasqua, seguendo la tradizione ortodossa, lo Zar regalava alla Zarina e all’Imperatrice madre un “Uovo” unico e prezioso. All’interno era contenuta una lussuosa sorpresa, simbolica, celebrativa di avvenimenti particolari legati alla storia del regno e della famiglia imperiale. A realizzarli con i materiali più preziosi il grande gioielliere russo, Carl Fabergé, detto “il Cellini del Nord”, che creò così uno dei miti di ricchezza e sfarzo della Russia imperiale. Questo prezioso tesoro segna l’estate alla Reggia, che s’illumina con i bagliori dei gioielli del celebre orafo e di altri rari monili dell’epoca imperiale russa. Presso la Sala delle Arti, dal 27 luglio al 9 novembre 2012, oro, gemme, diamanti, Uova imperiali: una mostra preziosa ed imperdibile che consente il privilegio di ammirare i capolavori della più importante collezione al mondo di questo genere. Presentata in anteprima ai giornalisti, giovedì 26 luglio, erano presenti alla conferenza stampa l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola, l’assessore alla Cultura della Città di Venaria Reale, Fosca Gennari, che ha portati i saluti della città e del sindaco Catania, il direttore della Reggia, Alberto Vanelli, e per la delegazione russa, la curatrice scientifica della mostra Tatjana Muntyan e Roman Thaker per l’organizzazione generale. Il percorso di visita si sviluppa in quattro grandi sezioni: “Lo splendore della corte dei Romanov”, “La fabbrica di Fabergé”,” Le Uova imperiali” e “Le Sacre Icone”. Un evento che coraggiosamente si presenta in piena estate, un evento che porta in Italia la massima esposizione mai avuta delle opere del Cellini del Nord, un evento che ancora una volta mette al centro della ribalta internazionale il nostro territorio, come afferma l’assessore alla Cultura della Città di Venaria Reale, Fosca Gennari. L’evento nasce nell’ambito dalle celebrazioni culturali italo-russe organizzate nel 2011, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio italiano e il coordinamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. È realizzata con il supporto di MondoMostre. L’esposizione è a cura del Consorzio La Venaria Reale e The Link of Times Cultural and Historical Foundation di Mosca (creata dal grande magnate russo Viktor Vekselberg nel 2004, all’indomani dell’acquisto della collezione Fabergé, prima di allora proprietà di Malcom S. Forbes). La Link of Times, con oltre 3.500 straordinari capolavori di Fabergé, è attualmente la più grande raccolta al mondo di Uova Fabergé: sta svolgendo un ampio programma di recupero di oggetti d’arte e storia che costituiscono l’identità russa, per riportarli in patria e renderli disponibili al grande pubblico in ogni parte del mondo. Tredici esemplari unici delle famose Uova pasquali di Fabergé, eccellenza di una produzione artistica che raggiunse l’apice nel passaggio tra Otto e Novecento. Inoltre sono esposti anche 350 preziosissimi capolavori prodotti dalla fabbrica orafa di San Pietroburgo, oggi appartenenti alla collezione della Link of Times Foundation di Mosca. Le opere svelano con la loro bellezza i segreti dei maestri orafi della Maison Fabergé nella lavorazione dei metalli e pietre preziose, oro, argento, cristallo di rocca, diamanti e perle, e soprattutto degli smalti trattati con procedimenti particolari tali da conferire sfumature di colori meravigliosi e cangianti. L’evento espositivo della Venaria è anche l’occasione per rievocare i rapporti tra la corte dei Romanov e la corte dei Savoia, dalla visita del figlio e della nuora di Caterina la Grande, i cosiddetti “Conti del Nord” che nell’aprile del 1782 frequentarono proprio la Reggia di Venaria durante il loro famoso Gran Tour, fino al soggiorno dell’ultimo Zar Nicola II in Piemonte, nell’aprile del 1910, quando venne ricevuto al Castello di Racconigi dalla corte e dai rappresentanti del Governo italiano. Sono presentati, attraverso immagini fotografiche e apparati scenografici, i protagonisti del tempo e l’immenso territorio della grande madre Russia.
 

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