Venaria Reale celebra il 76esimo anniversario della Liberazione

25 Aprile-21

28/04/2021






Servizio di Vittorio Billera, Marco Amato
#FactoryVenariaReale

Venaria Reale celebra il 76esimo anniversario della Liberazione


“La libertà che non videro, dalla loro morte rinacque”. Questa la frase scolpita sul Monumento dei Caduti della Resistenza di Largo Garibaldi a Venaria Reale, eretto nel 1968. Di fianco, una targa ricorda i nomi di 36 partigiani venariesi. È qui che, nella mattina del 25 aprile; autorità civili, militari e religiose, associazioni e cittadini, si sono radunati per celebrare il 76esimo anniversario della Liberazione.
36 nomi incisi su una targa commemorativa e nella memoria dei presenti. Un tributo di sangue che, come spiega il sindaco Fabio Giulivi, è valso alla città una delle più importanti onorificenze conferite in Italia: «Venaria ha dato un alto contributo alla lotta di Liberazione, tanto è vero che è stata insignita come medaglia di bronzo al valore civile. Oggi, l’amministrazione comunale ha voluto festeggiare il 76esimo anno della Liberazione, qua in Largo Garibaldi dove c’è un monumento dedicato ai caduti partigiani venariesi, insieme alle associazioni d’Arma venariesi, insieme all’ANPI, ai consiglieri comunali e ai rappresentati di tutta l’amministrazione comunale».
Inoltre, il primo cittadino, a conclusione della sua orazione, ha sostenuto l’importanza dei valori contenuti nella “Carta di Stazzema”: «Affermiamo che esistano diritti inalienabili che ogni essere umano possiede, senza distinzione per ragioni di pensiero, razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica, origine nazionale o sociale».

Una commemorazione partecipata, aperta con l’onore ai caduti e la posa di una corona d’alloro davanti al monumento. I discorsi istituzionali sono stati introdotti dalla benedizione di don Enrico Griffa.  Ai microfoni sono intervenute le autorità comunali, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Ferrauto, il presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Venaria Reale, Calogero Iandolino e la componente del direttivo ANPI Francesca Marzano. Nel corso della celebrazione, gli studenti del Comitato della Memoria e le ragazze del Progetto “People Power Partnership” hanno letto alcuni brani sulla Resistenza. 
Un momento particolarmente significativo. Una sorta di passaggio di consegne, affinché la memoria non sia un orpello da esibire nelle feste, ma si faccia pratica nella vita quotidiana.
Gli ideali di libertà e giustizia, quelli che hanno spinto giovani ragazzi e ragazze ad abbandonare tutto e lottare contro il fascismo in montagna e nelle città. Ideali che possono essere attualizzati e trasportati nella realtà attuale, come ci tiene a precisare i Il presidente del Consiglio comunale di Venaria Reale, Giuseppe Ferrauto: «I valori della Resistenza che ho citato nel mio discorso rappresentano un trait d’union tra quello che è stato fatto dagli uomini e dalle donne che hanno combattuto con le armi per liberarci dall’oppressione nazifascista, rapportato a quello che succede oggi».

E proprio sul ruolo fondamentale delle giovani generazioni, si è concentrato Calogero Iandolino, presidente dell’ANPI di Venaria Reale: «Bisogna puntare sui giovani. I giovani sono il nostro futuro e, quindi, occorre informarli e coinvolgerli nella vita democratica. Dobbiamo sempre fare attenzione a non ripetere l’errore che è stato fatto nel Ventennio fascista».

Al termine delle orazioni, la cerimonia si è spostata al Cimitero Capoluogo, dove è stata deposta una corona all’interno del mausoleo dedicato alla memoria dei Caduti e dove si è ricordato il decennale della scomparsa del partigiano venariese, Nevio Fabbris.
La commemorazione avvenuta domenica 25 aprile ha rappresentato il momento clou di un più ampio programma di eventi dedicati alla Liberazione. Il 24 aprile è stata deposta una corona d’alloro al Cippo commemorativo del Borgo Castello, all’interno del parco della Mandria. Per l’occasione, è intervenuto il presidente dell’Ente parco, Luigi Chiappero, alla presenza delle istituzioni cittadine di Venaria Reale e di altri rappresentanti delle amministrazioni comunali il cui territorio si trova all’interno del parco.
 

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