Consegnato l'affresco restaurato rappresentante l' "Apparizione della Vergine a una devota"
22/12/2008
Un dono natalizio dal Centro Conservazione e Restauro
per la Città di Venaria Reale
Giovedì 18 dicembre in piazza Annunziata, si è tenuta l'inaugurazione del primo affresco, di un gruppo di due affreschi situati sotto i portici della piazza lato ospedale, restaurato dal Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Tra gli altri, sono intervenuti Nicola Pollari, Sindaco della Città di Venaria Reale, Carlo Callieri, Presidente del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, Oscar Chiantore, Presidente del Corso di Studi in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Torino, con il docente e gli allievi del Corso.
E’ stato recuperato e restituito alla città un piccolo, ma prezioso pezzo della storia di Venaria Reale che rischiava di essere perduto per sempre. Si tratta dell’affresco Apparizione della Vergine a una devota, pertinenza dell’Ospedale Civile di Venaria,posto in una lunetta sotto le arcate della piazza dell’Annunziata.
Il restauro è stato eseguito dal Centro di Venaria con la partecipazione degli allievi del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dell’Università di Torino, in collaborazione con la Soprintendenza per Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte e con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte, grazie al supporto del Comune di Venaria Reale e dallo stimolo delle segnalazioni di cittadini che hanno a cuore la salvaguardia del patrimonio della città. La serata è stata allietata dalle musiche di elementi della Reale Scuderia; cioccolata e vin brulè sono stati offerti dai volontari dell'AVIS di Venaria.
Il Sindaco Pollari: <<Oggi ci viene restituito un piccolo, ma importante gioiello che arricchisce la splendida cornice di piazza dell'Annunziata e rende il Centro cittadino una meta sempre più appetibile per i turisti. Venaria sta scoprendo i suoi tesori, anche fuori dai cancelli della Reggia. Nell'auspicio che la stessa attenzione venga dedicata anche all'altro vicino affresco, a nome di tutta la cittadinanza esprimo un profondo ringraziamento per il prezioso lavoro prestato dai restauratori del Centro di Conservazione, che proprio su un'opera così delicata e rovinata hanno dimostrato tutta la loro preparazione ed abilità. Ringrazio tutti quei cittadini che in questi anni ci hanno più volte sollecitato a valorizzare i tesori di questa nostra splendida città >>
L’affresco di piazza SS. Annunziata
Per conoscere meglio il dipinto restaurato, abbiamo intervistato Claudio Bertolotto, lo storico dell’arte che in qualità di funzionario della Soprintendenza per Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte ha accompagnato l’esecuzione dei lavori.
Dottor Bertolotto, quale significato possiamo dare alla scena rappresentata nell’affresco?
Il dipinto, raffigurante l’Apparizione della Vergine a una contadina , è inserito in una lunetta affrescata a sinistra del portale d’ingresso dell’Ospedale, sotto il porticato. A destra del portale gli fa da contrappunto l’affresco raffigurante Il Beato Amedeo di Savoia che soccorre i poveri e gli ammalati. Mentre la seconda scena è chiaramente riferibile alla funzione di Ospedale assunta dall’edificio a metà Settecento (e che dura tuttora), la prima, che raffigura un’apparizione miracolosa con una basilica sullo sfondo, è di meno agevole interpretazione.
È possibile collegare tra loro i due episodi raffigurati?
L’edificio sacro rappresentato sullo sfondo della scena con l’Apparizione vuole forse evocare la cattedrale di Sant’Eusebio a Vercelli, con l’atrio porticato progettato da Benedetto Alfieri (1760), che realizzò anche l’altare del Beato Amedeo IX, morto a Vercelli nel 1472 e tumulato nel 1714 nella cappella a lui dedicata. Entrambe le scene farebbero dunque riferimento alla figura del Beato Amedeo IX e alla devozione verso l’esponente della dinastia sabauda che, per la sua pietà verso i poveri e gli ammalati, salì all’onore degli altari. È significativo il fatto che poco dopo la metà del Settecento lo stesso architetto Alfieri portava a compimento la piazza di Venaria, ideata nel tardo Seicento da Amedeo Castellamonte, e intraprendeva anche la ricostruzione in forme rinnovate della chiesa parrocchiale, dedicata alla Vergine e allo stesso Sant’Eusebio, vescovo di Vercelli e protettore di Venaria. Al posto della chiesa gemella progettata dal Castellamonte, nella curva dell’esedra opposta a quella dell’attuale chiesa parrocchiale, fu appunto costruito l’Ospedale Civile (1762).
A quale epoca si possono far risalire i dipinti?
Lo stile degli affreschi suggerisce una datazione al terzo quarto del Settecento, l’epoca appunto in cui la piazza assumeva la forma attuale su progetto dell’Alfieri.
Il restauro compiuto dal Centro ha riportato alla luce le qualità pittoriche del dipinto. Sono emersi anche elementi che possono indicare chi ne sia stato l’autore?
Il delicato recupero della lunetta affrescata, che risultava assai più ammalorata della sua gemella, consente di apprezzare nuovamente la grande maestria del pittore che ha realizzato le due scene.
Le forme piene dei volti dagli ovali perfetti, così come l’uso sapiente della luce e del colore, sembrano mostrare punti di contatto con lo stile del pittore Alessandro Trono. Questi, che dipinse varie tele per la corte e per numerose chiese di Torino e della provincia, eseguì anche delle figure ad affresco, come quelle realizzate in collaborazione col quadraturista Pietro Antonio Pozzi nella chiesa di San Sebastiano a Cuneo, sua città natale.
Sara Abram
Vittorio Billera
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