Festa di Maria Bambina

Festa Maria Bambina

03/11/2008

 
Come nasce la “Festa Patronale”

Erano i primi anni '80 ed il punto di ritrovo di moltissimi di noi era piazza Annunziata,
i giorni più indicati il sabato pomeriggio e la domenica mattina. Tutta la piazza era piena di
gruppetti di persone che si ritrovavano per discutere e scambiarsi qualche parola, tante
volte per ricordare nostalgicamente i momenti belli trascorsi nelle “terre natie”. Ogni tanto
passava don Pasquale, sempre con la battuta pronta, il quale, tra le altre cose, ci invitava
prima di tutto ad andare a Messa ed a frequentare l’oratorio. Il sabato sera c’era il gruppo
uomini, l’unico che allora si ritrovava nell’oratorio maschile.
Da un po’ di anni, il 14 agosto, non si festeggiava più S. Eusebio Patrono della nostra
città, vuoi per l’avvento di nuove abitudini e vuoi, aggiungerei io, per un maggior benessere
degli italiani ed il conseguente “tutti in ferie nel mese di agosto”. La città, di fatto, rimaneva vuota
durante il periodo della festa; credo proprio che mancasse quel momento di aggregazione per
le famiglie che le feste rappresentano, specialmente nei paesi, e per molti di noi il ricordare
quei momenti festosi caratteristici dei luoghi nativi era davvero importante.
Alla fine a forza di pensare al passato a qualcuno venne l’idea: “Perchè non andiamo
dal parroco a chiedergli se è possibile organizzare una festa che coinvolga non
solo la comunità ma possibilmente anche tutta la città?”
Un gruppo spontaneo formato dal sottoscritto, Pino Tinnirello, Nicola Reina, Lorenzo
Scrudato e Sergio Dichiaro, dopo essersi più volte consultato, chiese e ottenne un incontro
con don Giuseppe Fisanotti.
Era il mese di marzo del 1982, don Giuseppe ci accolse con il suo modo un po’
burbero e diffidente, ma fece subito trasparire, anche se timidamente, tutta la sua bontà
d’animo. Dopo i primi convenevoli esponemmo molto semplicemente la nostra richiesta:
poter preparare una festa tradizionale per riprendere la festa di San Eusebio e magari
rinverdire le feste popolari e tradizionali dei vari paesi. Ci fece tantissime domande a cui
non eravamo preparati, mettendoci anche in imbarazzo: sulle nostre famiglie, sulle tradizioni
dei nostri paesi e sul perchè di quella richiesta. Poi ci invitò a partecipare alla Messa
della domenica (non tutti, infatti, eravamo dei frequentatori assidui della S. Messa),
questo richiamo ci fece riflettere molto. Infine ci disse che la festa poteva essere quella
della Natività di Maria Vergine Patrona della Nostra Parrocchia, ma concludendo ci gelò
con un freddo: “Ci penserò e vi farò sapere”.
Pensavamo che nel giro di un paio di settimane ci avrebbe dato una risposta, in pochi
a dire il vero, erano quelli che credevano sarebbe stata positiva, ma le settimane passarono
come i mesi, e passò anche la Pasqua.
Si stavano avvicinando le vacanze estive e quando forse nessuno di noi ricordava più
quella richiesta, nel mese di settembre venne distribuito un ciclostilato della parrocchia,
all’interno del quale, tra le altre notizie, si faceva un timido accenno alla nostra richiesta di
6 mesi prima:
… un gruppo di amici, ricordando le feste religiose che si svolgevano un tempo
nei loro paesi di origine, mi hanno chiesto se anche qui per la festa della Natività
di Maria, in settembre, non si poteva fare qualcosa di più. Ho promesso che
ci avrei pensato e ci saremmo preparati per il settembre 1983 …”.
Beh … da quel volantino sono passati più di 25 anni, e se con sorpresa e piacere lo
leggemmo allora, l’auspicio è che con gli stessi sentimenti possiate leggere oggi queste
pagine di storia cittadina che tutti insieme abbiamo contribuito a creare.
La sensibilità di don Giuseppe Fisanotti era grandissima e trapelava anche da quelle poche
righe che annunciavano che la festa in onore della Natività di Maria (poi da lui chiamata
MARIA BAMBINA) si sarebbe potuta fare, ma prima di comunicarlo al gruppo che era andato
a proporglielo volle rendere partecipe tutta la Comunità di Santa Maria.
Passarono alcuni mesi, passò il Santo Natale, ci si avvicinava alle feste Pasquali ed ecco
che un sabato sera il parroco comunicò con stupore di tutto il gruppo uomini (ormai eravamo
diventati assidui frequentatori e ci si ritrovava tutti i sabato sera guidati da don Pasquale Sarli) che era ora di pensare alla prossima Festa Patronale. L’entusiasmo fu tanto che ci mettemmo subito al lavoro, settembre era vicino. Stilato un programmino di massima senza tante pretese, ma con punto centrale la parte religiosa che doveva culminare con la Processione, ci accorgemmo però che mancava l’elemento essenziale: la statua.
Tratto dal libro: << 1983-2007 Questi primi venticinque anni della Festa Patronale
di “Maria Bambina”>> a cura di Francesco Scrudato.
Per maggiori informazioni: www.festamariabambinavenaria.it

Vitt. Bill.

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