Da venerdì 17 settembre la Festa Patronale di Maria Bambina

maria bambina 28

17/09/2010

 
Di Vittorio Billera

A SANTA MARIA È FESTA!

Con il Santo Rosario delle ore 17,30, inizia venerdì 17 settembre, presso la parrocchia di Santa Maria in piazza Annunziata, la 28^ edizione della Festa Patronale di Maria Bambina. Novità nelle cariche del Comitato organizzatore, il nuovo presidente è Carmelo Pasqua, nuovi anche i consiglieri. Fra le iniziative da segnalare, vi è la 1^ Mostra di modellismo aerostatico organizzata dall'Associazione Modellisti Venaria. L'inaugurazione è prevista sabato 18 settembre alle ore 15, presso il Salone Polivalente della parrocchia. L'immancabile banco della beneficenza accompagnerà tutto il periodo. Sarà possibile visitare la mostra e le dimostrazioni sino a tutta domenica 19 settembre. Il programma offre inoltre lo spettacolo “Noi...giovani e non”, realizzato dai ragazzi dell'oratorio con giochi, sketches, magia. Domenica 20 settembre sarà possibile partecipare, in piazza Don Alberione, anche all'iniziativa “Volontariato in piazza”. I festeggiamenti proseguiranno per tutta la settimana, culminando domenica 26 settembre col “Palio dei Borghi”, giunto alla ventisettesima edizione. La processione di Maria Bambina per le vie cittadine e lo spettacolo pirotecnico chiuderanno i festeggiamenti.


Per informazioni dettagliate sul programma della festa consultare il sito www.festamariabambinavenaria.it


In calce alcune curiosità sull'origine della data della Festa e sulla statua.
Tratto dal libro
<< 1983 – 2007 Questi primi venticinque anni della Festa Patronale di“Maria Bambina”>>, a cura di Francesco Scrudato.

LA DATA

Va subito detto che la prima Festa di Maria Bambina si svolse il 2 Ottobre e, come dicevo prima fu una data quasi obbligata per i tempi di consegna della statua. Per le altre edizioni fu, invece, una scelta ponderata, discussa e condivisa principalmente da don Giuseppe Fisanotti. Certo già dalla seconda edizione era nostra intenzione organizzare la Festa entro l’8 di settembre, ma valutando la concomitanza che poteva esserci con la Festa Patronale di S. Marchese che partiva dalla prima settimana e alcune volte continuava anche nella seconda, si preferì posticiparla in modo tale da avere una domenica fissa tutti gli anni per la Processione.
Si scelse l’ultima domenica di settembre, indipendentemente dalle settimane che componevano il mese. Purtroppo riuscire a collocare la data in un periodo dove non c’erano altre feste patronali od eventi non fu sempre cosa semplice e capitò che, in concomitanza con la Processione di Maria Bambina, qualche altra funzione religiosa di interesse cittadino
disorientasse i fedeli.


LA STATUA

Dopo diverse consultazioni e anche disparate proposte (era già il mese di giugno e l’unica soluzione era quella di acquistarne una), Don Giuseppe e il Cav. Ruggeri Valfrediano partirono insieme per ORTISEI, in provincia di Bolzano, dove risiedevano degli ottimi scultori del legno. In tasca avevano alcune foto del quadro che si trova nell’altare principale: quella doveva essere la statua per la processione. Passati alcuni giorni e visitate diverse botteghe artigiane ritornarono soddisfatti, principalmente don Giuseppe perchè aveva trovato quelle che lui riteneva le persone giuste per realizzare la nostra statua. Ma c’era ancora un problema: sicuramente non poteva esserci consegnata prima dell’8 settembre, giorno canonico della Natività di Maria Vergine, perciò bisognava rinviare la Festa ad altra data. Così fu.
L’arrivo della statua fu molto emozionante. Era un venerdì sera tardi ed eravamo in tanti: i sacerdoti, le suore ed il gruppo uomini. L’ansia di vedere il risultato era altissima, anche perché don Giuseppe aveva dato delle indicazioni precise, perciò non aspettammo il giorno dopo per aprire la grande cassa imballata molto diligentemente con cura e professionalità.
Tolto l’involucro e posata la statua sulla base, dove attualmente viene portata in processione e che Lorenzo Bonino aveva preventivamente restaurato, non ci fu quel tanto sospirato e atteso “oooooooooooooh” in segno di approvazione, ma un semplice “è bella” da parte di tutti.
Dopo qualche minuto di silenzio e osservazione qualcuno cominciò a sbilanciarsi e dire che purtroppo la statua aveva una espressione molto triste: “Avremmo preferito – in molti dissero - che Maria ci sorridesse almeno un po’”.
Qualcun’altro, ricordo, affermò anche: “La Madonna è triste come il nostro
Centro Storico pieno di palizzate, con tanti edifici fatiscenti, con stabili crollati o
in procinto di esserlo”.
Dopo diverse discussioni si decise che bisognava escogitare qualcosa per strappare almeno un sorriso alla Madonna, per rendere quella statua meno triste. Provammo con fari, faretti, luci varie, da collocare sotto, sopra, di lato, la situazione però non cambiava.
Era passata da un pezzo la mezzanotte ed eravamo ancora tutti lì, ad un tratto ecco il solito lampo di genio di Suor Oliva: “Proviamo con una luce gialla!”. Posizionandola, come d’incanto, si risolse il problema: il viso della Madonna cambiò espressione. Da allora, certamente, non sorride ma è sicuramente meno triste.
Ecco svelato il motivo di quella luce gialla puntata sul volto di Maria che fa tutt’oggi interrogare molti: provate a guardarla con la luce spenta e vi accorgerete della differenza.
In seguito nel 1986, voluta da don Giuseppe Fisanotti, venne costituita la Compagnia di Maria Bambina che si aggiungeva a quelle già esistenti nella parrocchia: Consolata, San Giuseppe, Crocifisso, Santissimo Sacramento e Madonna del Rosario.

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