"Egitto: Tesori sommersi" - Unica tappa italiana della mostra presso le Scuderie Juvarriane della Reggia
10/02/2009
“Egitto. Tesori sommersi”
E' alla Venaria Reale dal 7 febbraio al 31 maggio 2009 l’unica tappa italiana della mostra internazionale Egitto. Tesori Sommersi, che espone oltre 500 reperti archeologici provenienti da Alessandria, Heracleion e Canopo, antichissime città della zona del Delta del Nilo, che nei primi secoli dell’era cristiana sprofondarono sei metri sotto il livello del Mediterraneo. La mostra, promossa dalla Compagnia di San Paolo e realizzata insieme al Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale, in collaborazione con l’Institut Européen d’Archéologie Sous-Marine (IEASM), Hilti Arts & Culture GmbH e Supreme Council of Antiquities of Egypt, è stata inaugurata venerdì 7 febbraio presso la Chiesa di Sant’Uberto a Venaria Reale. All’evento hanno partecipato, oltre al Sindaco della Città di Venaria Reale Nicola Pollari, il presidente del “Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale” Fabrizio Del Noce, la Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso e l’archeologo Franck Goddio che, con la sua equipe e grazie al supporto di una sofisticata tecnologia geofisica, ha riportato alla luceresti, miti, opere ed oggetti. Dalla sensualità della statua in diorite di una regina, alla semplice quotidianità di alcuni ami da pesca in bronzo; dalle tre colossali statue in granito di oltre cinque metri, alle monete d’oro; dalla stele di Tolomeo con le sue 16 tonnellate di peso, all’anello nuziale in oro che porta incisa una frase del Vangelo. I reperti raccontano 15 secoli di storia dal 700 a.C. all'800 d.C.: un affascinante viaggio in quella parte dell'antico Egitto che fu a contatto con il mondo mediterraneo di Greci, Romani e Bizantini, prima della conquista araba. L’ esposizione arriva in Italia dopo il successo ottenuto a Berlino, Parigi, Bonn e Madrid, arricchita dall’allestimento scenografico di Robert Wilson e dalle musiche e ambientazioni sonore di Laurie Anderson. Il visitatore attraverserà un lungo e buio corridoio che ripropone le suggestioni delle profondità marine, per arrivare nel cuore della mostra iniziando da una stanza totalmente luminosa, la “contemplation space” dedicata ad un solo, prezioso oggetto e al piacere della contemplazione. Seguono ambienti singolarmente allestiti: Sunken Forest (Foresta sommersa), Treasures Honeycomb (Alveare delle Meraviglie), Sphinx Box (Sfingi), Liquid Space (Trasparenze), Waves Power (Onde). La visita culmina, attraverso il lungo corridoio presentato come una scura galleria (Coral Tunnel), nell’ultima spettacolare stanza dedicata all’oggetto di maggiore mistero e sensualità: una statua femminile -dea o regina- che sembra sorgere dalle acque e che, con la perfezione e la bellezza della sua immagine, accompagna il visitatore verso l'uscita. L’esposizione di Venaria è ospitata negli imponenti spazi espositivi della Citroniera (l’antica serra creata per il ricovero degli agrumi) e Scuderia Grande, opere di grande pregio architettonico realizzate nel Settecento da Filippo Juvarra, il cui restauro volge ormai al definitivo compimento dopo 3 intensi anni di lavori promossi e coordinati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e dalla Regione Piemonte: con i loro circa 5.000 metri quadri totali di superficie, oltre 140 metri di lunghezza per quasi 15 di larghezza ed altrettanti di altezza ognuna, rappresentano con il nome di Scuderie Juvarriane il nuovo polo culturale del complesso della Reggia di Venaria.
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