Convegno Nazionale Urban a Venaria Reale: sviluppo urbano, dinamiche metropolitane e scenari di sviluppo regionale
26/11/2008
CONVEGNO NAZIONALE URBAN ITALIA - 18/19 settembre 2008 VENARIA REALE: SVILUPPO URBANO, DINAMICHE METROPOL ITANE E SCENARI DI SVILUPPO REGIONALE
Gli ultimi dieci anni hanno segnato per il comune di Venaria Reale una stagione di intensa attività progettuale. Numerose iniziative sono state finanziate e poi attuate su un territorio relativamente poco esteso come quello comunale, mentre altri programmi, di dimensioni sovracomunali, hanno in qualche modo coinvolto il territorio venariese. Alcune sono derivate da un atto volontario della città, impegnata a definire per sé un nuovo futuro, altre sono state quasi scelte obbligate in risposta a stimoli che venivano dall'alto. Un’analisi e una lettura trasversale delle iniziative di programmazione in cui il comune di Venaria è stato coinvolto negli ultimi dieci anni, ha messo in luce almeno tre tipologie di programmi: - programmi complessi, relativi a parti del territorio comunale, caratterizzati da obiettivi di miglioramento del contesto sociale, edilizio ed urbano e dalla partecipazione attiva della popolazione, - interventi di programmazione negoziata a scala sovralocale, caratterizzati da integrazione orizzontale e concertazione fra le parti, convergenza e aggregazione degli interessi locali (pubblici e privati) attorno ad obiettivi condivisi di sviluppo territoriale (in particolare del quadrante Nord - Ovest di Torino) - interventi con una dimensione di programmazione strategica regionale, che hanno messo in luce interessanti, anche se non privi di problemi, meccanismi di governance verticale (dal livello nazionale fino a quello locale). Il convegno si è articolato su due giornate in cui sonostati trattati temi diversi ma tra loro consequenziali. Una prima giornata dal titolo “Urban Italia: e sperienze a confronto e futuri possibili”, è stata dedicata ad un momento di riflessione sui risultati delle esperienze condotte all’interno della programmazione Urban (e in particolare Urban Italia 2000-2006). Ci si è impegnati in questa giornata, rielaborando le esperienze maturate dalla realizzazione del Programma, in un'ottica di rilancio delle strategie di risoluzione delle criticità in ambito urbano di livello europeo. I partecipanti sono stati invitati ad approfondire gli sviluppi negli orientamenti della rigenerazione urbana ai vari livelli di governo del territorio, derivanti dagli impatti provocati dall’applicazione della metodologia Urban. In particolare per il Programma Urban Italia, sono state utilizzate tecniche e metodologie necessitanti di competenze gestionali complesse su città in gran parte di dimensioni medio-piccole; la situazione ha dunque generato la necessità e la diffusione di un “know how” estremamente raffinato, unitamente alla capacità di utilizzo di strumenti tecnologici e gestionali sempre più complessi. In generale questo processo di “empowerment” delle capacità della PP.AA., ha indotto di conseguenza anche all’utilizzo di ulteriori Programmi e Strumenti generando notevoli addizionalità finanziarie ed innescando un processo di sviluppo continuo. Si tratta dunque di ridefinire come le città devono muoversi nella fase attuale e quali strumenti hanno a disposizione per innescare una nuova stagione di intervento. Ci troviamo infatti in un momento di passaggio in cui è necessario un ripensamento strategico di livello “macro” - dove le politiche di sviluppo territoriale basate sulla proposta del policentrismo si misurano con i problemi della governance dei nuovi contesti che si vengono a disegnare – ma anche e soprattutto a livello “micro”dove la rigenerazione urbana sta egualmente ripensando a se stessa ed al sistema di governo delle città. La seconda giornata, dal titolo Venaria Reale: nodo strategico tra dinamiche metropolitane e scenari di sviluppo regionale, ha messo al centro la dinamica evolutiva di Venaria Reale con l’elemento fondamentale rappresentato dal “progetto Reggia”, che si colloca nella tipologia delle occasioni irripetibili, ovvero elemento centrale per la definizione di una nuova strategia per la città, e, nello stesso tempo, tassello forte di una strategia di sviluppo di dimensioni territoriali assai più ampie. In questa situazione Venaria si trova ad essere soggetto attivo all’incrocio di strategie che aprono scenari di sviluppo diversi non solo per il comune, ma anche per territori assai più ampi - a partire dal quadrante Nord-Ovest, all’intera area metropolitana torinese, fino ad arrivare ad una dimensione regionale e forse anche alla macroregione del Nord-Ovest italiano-, e che mettono in luce la necessità di un approccio dialettico e multiscalare.
I temi trattati in specifico nel convegno sono stati, nella prima giornata: - Il futuro delle politiche urbane integrate nel periodo di programmazione 2007-2013 Un primo momento di riflessione è rapresentato dalle opportunità offerte dall’utilizzo dei fondi strutturali per l’attivazione di politiche di intervento sulle città. Si tratta di mettere in evidenza gli strumenti finanziari che possono essere attivati per azioni di sviluppo urbano. Ma le indicazioni che provengono dagli organismi dell’UE che si occupano di pianificazione urbana e territoriale ci pongono inoltre di fronte a nuove sfide che sono rappresentate dalla necessità di integrare le città di taglia medio-piccola nei disegni strategici; di considerare strumenti in grado di agire su contesti periurbani e – in alcuni casi – addirittura di tipo agricolo e/o naturale (per il Piemonte l’esempio di Corona Verde); di valorizzare le reti esistenti come portatrici di saperi e di approcci innovativi. - Il ruolo delle Reti di Città nei processi di sviluppo delle politiche urbane. Un ulteriore elemento di approfondimento viene offerto dallo sviluppo sempre più ramificato ed esteso delle politiche territoriali espresse attraverso l’interazione di “reti” e di “sistemi di reti”. Oltre alla gerarchizzazione territoriale configurata nel nome del principio della sussidiarietà è infatti ormai inevitabile la comprensione nei processi di pianificazione territoriale di una serie di istanze che vengono espresse non solo più in senso ascendente o discendente ma in modo orizzontale, dalle reti immateriali che innervano un territorio sempre più vasto (a volte globale e planetario). Le reti sono ad oggi gli elementi che più contribuiscono alla definizione ed alla costruzione dell’identità comunitaria: le metodologie ma soprattutto gli approcci utilizzati hanno infatti indotto l’elaborazione di linguaggi di condivisione e di integrazione; gli attori locali hanno ormai metabolizzato atteggiamenti e capacità che – nel tempo – hanno consentito di superare la logica della “rete” per approdare a sistemi di coordinamento sempre più variati e complessi (collegamenti diretti “town to town”, scambi per macroregioni, integrazioni per bacini, ETC.) fino a giungere alle suggestioni di Programmi come ENPI, in grado di proporre approcci metodologici di intervento su scala planetaria.
I temi della seconda giornata:
- il ruolo di Venaria nel sistema culturale torinese e piemontese. La presenza della Reggia e dei programmi di ristrutturazione, restauro e valorizzazione in atto, fanno di Venaria un tassello fondamentale di una strategia, fondata sulla cultura come dimensione centrale per uno sviluppo diversificato del territorio. E’ una strategia che investe l’intera area torinese in cui esistono altre potenzialità (dal distretto museale torinese al resto delle residenze sabaude), ma anche l’intera regione, che richiede un’integrazione sia orizzontale che verticale di azioni e di attori; - il ruolo di Venaria nella Corona Verde. Venaria con il Parco regionale della Mandria si propone come un nodo di grande rilievo all’interno di un progetto sovracomunale in grado di coniugare strategie sostenibilità ambientale e di valorizzazione di un patrimonio storico e paesaggistico di notevole rilevanza per migliorare l'ambiente e la qualità della vita nel territorio urbano intorno a Torino; - il sistema economico produttivo di Venaria e del Nord Ovest torinese. I cambiamenti nella struttura economica e produttiva intervenuti negli ultimi anni in tutta l’area torinese mettono al centro di una riflessione strategica il tema della riconversione economica per una città come Venaria, ma anche per gli altri comuni del quadrante nord-ovest dall’area metropolitana, un tempo caratterizzati da un certo tipo di sviluppo industriale, ed oggi alla ricerca di nuovi settori di investimento su cui fondare il proprio sviluppo, di cui la valorizzazione del patrimonio storico ed ambientale è per Venaria un elemento centrale ma non può essere l’unico; - Venaria come nodo della città policentrica torinese. Ai cambiamenti di natura economica e produttiva si sono accompagnati negli ultimi anni cambiamenti nella struttura funzionale e sociale dei comuni dell’area torinese, nella capacità di azione delle amministrazioni locali, nella volontà di aggregazione dal basso che ne ha caratterizzato in molti casi politiche ed esperienze: tutti elementi che mettono in luce il passaggio da un sistema territoriale fortemente caratterizzato da dinamiche di dipendenza centroperiferia, ad un sistema tendenzialmente policentrico, in cui comuni come Venaria possono svolgere con le proprie specificità e potenzialità un ruolo di rilievo.
Vitt.Bill.
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